Domato il ricordo dei miei passati terrori, scesi giù per il declivio (un posto dove fino a quel momento non avevo mai osato avventurarmi) e mi nascosi fra i cespugli della riva, in tempo per vedere l’imbarcazione toccare terra. La governava, cosa insolita, il capitano Crail in persona, al suo fianco sedeva un passeggero, e i marinai vogavano con difficoltà, essendo impacciati da circa una mezza dozzina di sacche da viaggio, grandi e piccole. Ma lo sbarco ebbe luogo con rapidità, e, ben presto, il bagaglio fu gettato a terra alla rinfusa, l’imbarcazione prese la via del ritorno al trabaccolo, e sulla punta rocciosa rimase solo il passeggero: un alto e snello gentiluomo vestito di nero, spada al fianco e una mazza da passeggio allacciata al polso. Costui agitò la mazza verso il capitano Cra