Capitolo xixI furori d’un vecchio elefante Dieci minuti dopo, i due cacciatori si trovavano nella foresta, la quale non era, almeno sul principio, così folta come l’avevano creduta, poiché le piante crescevano a gruppi staccati. Il pilota, che doveva conoscere quei luoghi a menadito e che, come la maggior parte dei selvaggi, aveva l’istinto dell’orientamento, si diresse verso la montagna, quantunque, trovandosi sotto quelle altissime piante, non potesse scorgerla. Si era messo dinanzi al dottore, tenendo il fucile sotto il braccio e la sinistra sulla lunga impugnatura del suo coltellaccio a lama larga e quadra, tagliente come un rasoio. Camminava senza parlare, come se fosse assorto in un profondo pensiero; e si capiva che si teneva in guardia, perché di quando in quando girava il capo