Capitolo viiiL’agguato Si erano appena ritirati, quando un’ombra umana si alzò in mezzo ad una folta aiola di peonie di Cina, scivolando rapidamente verso la cancellata che cingeva il giardino. Era un uomo quasi interamente nudo, non avendo che un cortissimo sottanino stretto ai fianchi; la sua pelle, assai bruna, luccicava come se fosse stata unta recentemente con olio di cocco. Sospeso ad una sottile cintura, portava uno di quei coltellacci dalla lama larga e dalla punta quadra usati dai Birmani e dai Cambogiani, arma terribile, che d’un sol colpo tronca la testa sia ad un uomo che ad una belva. Quell’individuo, che pareva dotato di un’agilità straordinaria, si inoltrò tenendosi sotto l’ombra proiettata dagli alberi, che crescevano numerosi nel giardino, raggiunse la cancellata, vi s