Capitolo viLa cremazione del S’hen-mheng I tam-tam del palazzo reale avevano appunto battuto le quattro del pomeriggio, quando il medico entrò nella elegante phe di Lakon-tay. Aveva l’aspetto d’un uomo assai preoccupato, e la sua ampia fronte era solcata da una profonda ruga, indizio che un profondo pensiero lo turbava. Sul pianerottolo della scala Len-Pra, più leggiadra del solito, con un giubbettino di seta bianca tutto fronzoli e ricami d’oro, i calzoni ampi di seta azzurra che le scendevano fino sotto il ginocchio, e una superba peonia color del fuoco piantata sul pettine d’oro che le reggeva i nerissimi capelli, lo aspettava. Dalla veranda lo aveva veduto uscire dalla sua palazzina e si era affrettata a muovergli incontro. Il giovane scorgendola trasalì, e fissò sulla bella fanci