Capitolo vIl puram del re L’ultimo dei S’hen-mheng era appena spirato e Lakon-tay era appena uscito per recare al re la triste notizia, quando un uomo, approfittando della commozione generale che regnava nella sala degli elefanti, usciva inosservato per una porticina che metteva dietro le mura della cinta reale. Quell’uomo era uno dei servi incaricati di vegliare l’ultimo S’hen-mheng, e che nel momento in cui Lakon-tay manifestava al mahut favorito i suoi sospetti, si era trovato così vicino a loro da non perdere una sola parola. Camminava rapidamente lungo la cinta, guardandosi di frequente alle spalle, come se temesse di essere seguito da qualcuno, e pareva in preda ad un profondo orgasmo. I suoi occhi obliqui, che tradivano in lui un Cambogiano, scrutavano i viali, e la sua pelle gi