2. Ma la serata non era ancora finita. Servii altri tavoli e sopportai altre mani. Qualcuno puntava al culo, qualcuno alle tette, qualcuno, più raramente, dritto al primo premio, ma di solito si limitavano a palpare, accarezzare, toccare. Era difficile che provassero a infilarmi le dita dentro, anche se succedeva almeno un paio di volte a serata. Provavo un costante senso di nausea, ma cercavo di non farci caso. Mi servivano i soldi, non potevo permettermi di fare la difficile. È un po’ come con il cibo, no? Anche l’alimento più disgustoso diventa commestibile, se stai morendo di fame. Come quella gente che era caduta tra i monti e aveva finito per mangiare i cadaveri dei compagni di volo morti. Se la scelta è tra morire e mangiare cadaveri, mangi cadaveri, giusto? Per me era più o me