1. Yseult

925 Words
1 Yseult La nebbia fitta bagnava la brughiera, pesante e onnipresente come una mano intenta a stringere, a succhiare via il respiro dalle nostre gole. Corvi sedevano appollaiati sui rami degli alberi mentre camminavo. L’erba secca e gli alberi spogli erano nient’altro che l’ennesima prova di quanto morta fosse quella terra bagnata dal potere malvagio del Re Cadavere. Il vento si fece più forte, ma io non mi mossi; non tremai, nonostante sentissi freddo. La magia scorreva dentro il mio sangue, scaldandomi le vene mentre la mia pelle veniva invasa dai brividi. «Ogni giorno va facendosi sempre più forte…» disse una delle mie sorelle più piccole, alzando la testa. «Anche il tempo si piega al suo cospetto.» «Sh!» l’ammutolì un’altra, un sacchetto pieno di erbe tenuto sul viso, proprio sotto il naso. Neanche i fiori potevano aiutarci, però; la puzza di morte era troppo forte.La sentivo stringersi persino dentro le mie ossa. Le lasciai, avvicinandomi alle donne intorno al fuoco. Le mie sorelle streghe più grandi erano in piedi in un cerchio stretto, intente a cantare come fossero una persona sola. Le neofite restarono indietro, dando spazio alle più grandi per raccogliere il loro potere e creare l’incantesimo. Io restai fuori dal cerchio. In silenzio, lasciai soltanto che le mie labbra si muovessero sulle parole del canto. E dove ci incontreremo nuovamente? Sotto la nebbia, i fulmini o la pioggia? Quando l’incantesimo sarà completo, e la battaglia sarà vinta e persa Con l’ultimo raggio di Sole, la luce della Luna rischiarerà l’amore che verrà… Sentii la fronte aggrottarsi sotto il peso della magia. Il fiato uscì corto dalle mie labbra mentre l’incantesimo partiva, avvolgendomi il corpo come fosse una corda. Persi l’equilibrio per un secondo, e quando riuscii a restare in piedi e aprii gli occhi, trovai quelli di una delle mie sorelle più grandi già puntati su di me. «Vieni» mi disse, voce bassa. Il suo corpo, una volta ricoperto da una tunica viola, era ora coperto solo di stracci. La pelle rattrappita e l’aspetto consumato, sembrava sul punto di sgretolarsi; ma quando afferrai la sua mano, il suo potere mi riverberò nelle vene. «Sei pronta?» Annuendo, entrai all’interno del cerchio di streghe. Nonostante il freddo e l’aria notturna, addosso non avevo altro che una stoffa sottile, i capelli a scivolarmi sulla schiena. Le mie braccia e i miei piedi erano completamente nudi. «Hai purificato il tuo corpo e la tua anima, bambina?» mi chiese la strega più grande tra tutte noi. Io non ero per niente giovane, ma per lei sarei sempre stata una bambina. «L’ho fatto» risposi, voce chiara. «Con acqua e issopo.» «Hai bevuto solo vino, mangiato solo miele?» Io annuii. «Sei pronta, allora. Camminerai dentro il fuoco.» Deglutii il groppo che avevo in gola, facendo un passo avanti. La strega tenne la sua mano stretta nella mia, guidandomi con fermezza fino a quando non arrivammo ai piedi del fuoco. Le fiamme mi avrebbero ripulita; avrebbero bruciato ogni singola cosa impura, ogni singolo brutto incantesimo. Era necessario. Non può farmi del male, ricordai a me stessa quando sentii il calore colpire la mia pelle. La mano della strega mi aiutava e mi guidava, ma se fossi caduta, lei mi avrebbe rimessa in piedi. Fiamme purificatrici presero a danzarmi intorno, il calore a riscaldarmi il viso. I brividi presero a corrermi per tutto il corpo un’altra volta mentre lasciavo che le fiamme mi bruciassero senza farmi alcun male, il fuoco incantato a leccare la mia pelle senza toccarla davvero. Una volta arrivata dall’altro lato, presi un respiro profondo, riempiendomi i polmoni di aria fresca. Mi sentivo leggera, svuotata. Uno strumento per qualsiasi incantesimo, il grande potere che le mie sorelle ed io avremmo impiantato dentro di me. «La purificazione è conclusa. Diamo inizio all’incantesimo.» Presi il mio posto sulla roccia fredda, mentre tutte le mie sorelle si raggruppavano a cerchio intorno a me. Mani anziane si alzarono in alto, le neofite giovani indietro, testa china, braccia incrociate le une alle altre per protezione. Regolai il mio respiro, tenendo gli occhi puntati in avanti. Ce la posso fare. Tra tutte le mie sorelle, io ero la scelta migliore. Dotata sia di potere che di gioventù, non potevano che scegliere me. Non avevo altra scelta se non quella di farcela; quell’incantesimo era la nostra ultima speranza. Non seppi quanto a lungo restai lì ad aspettare che la magia mi colpisse. Un minuto, un’ora, forse un giorno ed una notte? Quando arrivò, però, sentii come se fosse sempre stata lì, dentro di me. Il potere prese a crescere tutto intorno a me, facendo svolazzare la mia gonna, bagnando la mia pelle come acqua, bruciando come fuoco. Se ci fosse stata qualcosa ancora da purificare, in me, quell’incantesimo se ne sarebbe preso cura. Quando aprii gli occhi, incontrai ancora una volta quelli della mia sorella anziana. Ce la posso fare. Il vento si fece più forte, forte come l’ululato di un lupo, opera del Re Cadavere intento a spezzare la nostra resistenza. Il cerchio esterno di neofite perse l’equilibrio solo per un attimo prima di ritrovarlo; le sorelle anziane abbassarono le braccia, e il Cielo sopra di noi si fece immediatamente chiaro, la nebbia sparita. Il Cielo notturno andò dissipandosi proprio di fronte i miei occhi, lasciando spazio a piccoli gioielli che brillavano dei colori dell’alba in arrivo. Le stelle sembrarono farmi l’occhiolino mentre si ritraevano. Svelta, sembravano sussurrarmi. Unisciti a noi, prima che si faccia giorno. Presi un profondo respiro, accettando il potere dentro di me, e mi innalzai anch’io al Cielo, unendomi alle stelle.
Free reading for new users
Scan code to download app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Writer
  • chap_listContents
  • likeADD