5. Il primo rendez-vous fu a Boston. Faceva un freddo tremendo e aveva nevicato tutto il giorno. Entrambi avevamo visto dei clienti zona. Il giorno seguente avevamo un volo sul presto per tornare in sede, ma non era chiaro se l’aeroporto sarebbe stato aperto oppure no. Fu in questa cornice che ci incontrammo nella stanza d’albergo di Logan, la sera tardi, dopo che tutti e due avevamo cenato con i rispettivi clienti. Bussai alla porta e lui mi venne ad aprire in maniche di camicia. Fuori era tutto bianco di neve – il cielo, i tetti, le strade – dentro c’era una temperatura da paese caraibico. «Vieni. Lo vuoi un dito di whisky? Ho aperto un mignon». Accettai. Non che mi servisse dell’alcool per superare l’imbarazzo: sapevo benissimo che tutto sarebbe stato naturale, tra noi, perfetto se