6. Con una tazza di tè fumante tra le mani, guardava la gola, sotto di loro. L’aria era fredda, ma c’era il sole. Oltre il bordo del porticato, il pendio digradava fino alla strettoia, che gli uomini del duca avevano fortificato usando gli alberi dei fianchi della gola stessa. I volontari arrivavano dai boschi, due o tre alla volta. Non c’era più spazio per farli dormire. Avevano già occupato il fienile di MacPhearson e parte delle sue stalle. Avevano montato delle tende dietro alla fattoria. Deane non poteva più occupare una stanza da sola ed era stata spostata in una camerata comune, dalla quale poi O’Donnell l’aveva spostata nella sua stanza personale. Deane non si era opposta. Non le importava. Fisicamente stava bene, ormai. Poteva dormire ovunque, o così credeva. Certo, durante la