«Dio... ah, Dio...» L’orgasmo arrivò come una liberazione. Sperma che schizzava fuori, impetuoso, rovente. Il movimento a scatti dei fianchi. Le dita piantate nelle sue natiche. I denti a morderle un capezzolo. Isenly emise un suono soffice e spezzato, prima di infradiciarlo dei suoi umori. Il suo corpo che tremava su quello di lui. La sua bocca vicina alla bocca di Van, che non osava baciarla davvero, ma solo sfiorarla. Poi rotolò da una parte, il respiro veloce, i capelli rosso-dorati che si riversavano sulla spalla candida. Per qualche minuto Van si limitò a guardarla, il petto che si alzava e abbassava, le immagini che passavano dall’essere a fuoco all’essere tutte sdoppiate. La guardò senza osare dire una parola, riempiendosi gli occhi di quella pelle vellutata, di quella carne so