Il suo culo gli si stringeva attorno, il suo fiato gli scaldava la faccia, il suo corpo fremeva sotto al suo, accogliendolo nell’intimo.
Accelerò un pochino e capì che non poteva durare oltre, che era proprio impossibile. L’orgasmo gli esplose nella pancia e nelle palle, risalì il suo cazzo e spruzzò fuori. Per un attimo l’idea di riempirle il culo di sperma gli fece girare la testa. I gemiti di lei, sempre più forti. Le pulsazioni del suo sfintere, così trafitto e allargato. E gli occhi di lei che tornarono a guardarlo, liquidi e velati di piacere.
«Amore...» mormorò, prima di riuscire a fermarsi. Con un ultimo colpo di fianchi finì di eiacularle dentro. Il gemito di dolore di lei gli disse che aveva finito a sua volta.
Si sfilò, ma le restò sopra. D’altronde non aveva la forza di fare
