Capitolo III

3000 Words

III «Porcoddì…! Porcamadò…! Porcoddì…! Porcamadò...! Porco, porca, porco, porca!». Quello di Mario de Ciccalè era un linguaggio fatto di bestemmie, dove la vera eccezione e la vera sorpresa era la parola. Era uno dei quattro operai occasionali, quelli cioè chiamati solo per le fasi di carico più pesanti. Bestemmiava a raffica, a mitraglia, chiudendo ogni spazio libero nei pensieri, nelle parole e nell’aria, dentro e intorno alle stalle, bestemmie dette a mezza bocca, l’altra mezza sempre serrata sul mozzicone di sigaretta fumata fino a scottarsi le labbra. Imprecava contro i maiali che strillavano e cacavano, imprecava per la pioggia e il vento, imprecava per la vita sporca e fumosa che si trovava costretto a fare. Veniva dalla campagna, come tutti gli operai occasionali della società di

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