VI Per intere settimane Angela visse in uno stato di apatia sonnolenta, che impressionò la buona istitutrice. Non parlava, mangiava quel tanto che poteva bastare a tenerla in vita. Pareva che non riuscisse a dormire: parecchie volte, durante la notte, la signora Bernard si recava in punta di piedi nella stanza di lei e la trovava supina, con gli occhi spalancati. Non apriva un libro, non si occupava di nulla, pareva non desiderasse altro che rimanere tranquilla nel suo angolo durante il giorno e sveglia durante la notte, senza lamentarsi, senza recriminare, senza aprir bocca. Tutte le mattine all'alba si recava in chiesa: spesso la signora Bernard l'accompagnava e quando essa non poteva, la domestica prendeva il suo posto. Ma la sventurata fanciulla non trovava consolazione nè speranza n