C'era la promessa di una punizione nella voce, una deliziosa promessa, come se sapesse che sarebbe piaciuta a entrambi. Si leccò le labbra. Considerò la possibilità di lamentarsi, ma le parole svanirono sotto la cupezza dello sguardo. Si costrinse invece a supplicare. «Padrone... le piante devono essere curate ogni rotazione del pianeta. Lamira le ha controllate?» Registrò la sorpresa, come se non ci avesse mai pensato. Batté un dito contro le sue labbra sensuali. «Non ne sono sicuro. Mettiti le vesti, andremo a controllare insieme.» Anche se non avrebbe dovuto, la decisione la eccitò. Qualsiasi escursione con lui suonava meglio di una da sola e molto meglio della reclusione. Prese le mutandine e iniziò a infilare una gamba prima di rendersi conto che potevano non adattarsi alla coda.