3. La cameriera entrò e rimase vagamente interdetta. «Devo richiudere?» chiese. Il principe aveva un braccio sopra sua moglie, erano entrambi chiaramente svestiti, sotto alle coperte, e non era normale che lui non si fosse ancora alzato. «No, va bene così» borbottò Vran. «Portaci la colazione, poi puoi andare. Tu e tutti gli altri. Ah, no. Preparate anche un bagno caldo, prima». La cameriera uscì silenziosamente e Vran si stiracchiò. Ees lo guardò, perplessa anche lei. «Ieri sera ho lavorato fino a tardi, come sai. Stamattina ho degli altri piani» non si sbilanciò lui. Ees tornò a posare la testa sulla sua spalla. «Mi piaci, al mattino» disse. Lo baciò sul petto. «Mi ricordo che piani hai». «Bene» sorrise lui, iniziando ad accarezzarla. Ees si tese contro di lui, cercandolo. «In te