CAPITOLO DIECI Fu una lunga camminata per Sofia fino al palazzo, più che altro perché passò un sacco di tempo a guardarsi in giro, cercando di accertarsi che nessuno la stesse seguendo. Ora a ogni passo si aspettava che qualcuno le saltasse addosso e la prendesse. Dopotutto era già successo prima. Significava che quando raggiunse il palazzo i suoi nervi erano tesi come le corde di un’arpa, inducendola a guardarsi attorno a ogni rumore mentre si dirigeva verso i cancelli. Cercò di non pensare all’aspetto che aveva. Gli abiti che aveva preso dal carro erano migliori rispetto ai cenci che le aveva dato l’orfanotrofio, ma dubitava di assomigliare alla nobile che aveva finto di essere. E non la aiutava il fatto che la schiena le facesse ancora male, e la lunga camminata dalla periferia della