13 CATHERINE Sally se ne stava in piedi accanto a me nel salotto di Charlie mentre ispezionavamo la notevole miriade di ninnoli, gingilli e souvenir che ricoprivano ogni superficie disponibile. Io ero esausta al solo pensiero di quanto mi ci sarebbe voluto per portare via tutto. «Sono cianfrusaglie decisamente inquietanti,» commentò Sally, lanciandovi uno sguardo da sopra gli occhiali. Stava fissando la collezione di statuine che ricopriva la mensola di una libreria. Io annuii. Lo erano davvero. Sally attraversò la stanza, osservando bene tutto. «Allora, com’è andata la cena a casa di Cara ieri sera?» Non mi presi nemmeno la briga di chiederle come avesse fatto a saperlo. Stavo cominciando a rassegnarmi al fatto che non c’era privacy in un paese delle dimensioni di Bridgewater. «Sei