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PENNY
E quelle parole mi fecero bagnare le mutandine e mi fecero rendere conto che avrei analizzato ciò che c’era tra di noi più tardi. Molto, molto più tardi.
La sensazione delle attenzioni di Boone sul mio collo e la posizione delle dita di Jamison su di me mi avevano fatto andare in tilt il cervello. Riuscivo solamente a sentire, a percepire.
«Sei nervosa?» chiese Boone.
Riaprii gli occhi un’altra volta, voltando la testa. Era ancora accanto a me, ma adesso c’erano diversi centimetri a dividerci. Mi accigliai. «No.»
«Sei già stata baciata?»
«Sì.»
«Sei mai stata toccata da un uomo, così?» chiese Jamison, le dita che si avvicinavano un po’ di più alla mia passera, ed io strinsi le gambe.
Si ritrasse del tutto, malinterpretando la mia azione come disinteresse quando, in realtà,
