15. Cahill si sedette nella stanza per gli interrogatori due con viso cinereo. Il suo volto abbronzato sembrava quasi color fango, ogni colore scomparso dal naso e dalle guance. Persino il mento sembrava aver ceduto. Reich gli chiese gentilmente di consegnare la propria pistola e la posò su un mobiletto alle proprie spalle, fuori dalla portata del sergente. «Penso che sappia perché l’abbiamo convocata. Credo che voglia togliersi un peso dalla coscienza». Cahill si umettò le labbra con la punta della lingua. A Tony, che osservava da oltre il vetro monodirezionale, per un attimo sembrò un rettile. «Non so di che cosa stia parlando». «No?». Reich sospirò. Aprì un blocco, ogni gesto lento e deliberato. Accanto a lui Calogero restava in silenzio, inespressivo, con le braccia incrociate su
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