10. «Sta diventando una persecuzione, agente» gli disse il marine vicino all’accesso alle torrette. «Wyte non sarà perfetto, ma non è un criminale». Calogero gli rispose con espressione bonaria. «Non intendiamo perseguirlo, soldato. Ma capisce che non possiamo nemmeno evitare di fare le nostre indagini con scrupolo. Lo avvisi, se vuole. Vedrà che non ha nulla in contrario a parlarmi. Durante una guardia, poi... da quel che ricordo sono noiose come la morte». Il commilitone di Wyte si ammorbidì un po’. Prese la radio e si allontanò ostentatamente di qualche passo per evitare che Calogero sentisse quello che diceva. Lo sentì lo stesso, ma non se la prese per essere stato definito un “rompipalle”. «Seh, può salire, agente» lo autorizzò, alla fine. Calo si arrampicò nel posto di guardia