8. La sveglia suonò alle sei e mezza, come sempre. Come sempre Reich allungò un braccio fuori dal piumino e la spense con una manata. Molte persone avevano rinunciato ad avere una sveglia e usavano quella del cellulare, ma lui non avrebbe mai potuto fare a meno di iniziare la giornata dando una botta alla scatoletta metallica che l’aveva appena svegliato. Subito dopo, di solito, si tirava su di scatto e si buttava praticamente giù dal letto. Una doccia veloce non troppo calda, barba, vestiti ed era pronto per cominciare. Prendeva un caffè direttamente in ufficio e si concedeva una ciambella più tardi, verso le nove. Ma quella mattina... Il corpo caldo di Tony era incollato al suo fianco. Il letto era stretto, ma non era solo quello. Era lei che, nel sonno, gli si era quasi aggrappata.