15.
Erano servite quattro persone per metterlo k.o. L’avevano sorpreso mentre tornava verso i suoi alloggi provvisori al comando, una sera. L’avevano bloccato, legato, imbavagliato e caricato su una macchina. Per un attimo Caradoc aveva pensato che fossero Thule che volevano fargliela pagare. Che l’avrebbero sfondato di botte, gli avrebbero tagliato le palle e l’avrebbero lasciato a dissanguarsi. Era così che facevano.
L’avevano scaricato fuori da un magazzino di mattoni rossi, lungo il Tamigi. L’avevano portato all’interno, in una grande sala spoglia con solo un materasso al centro. Il materasso era coperto da lenzuola di seta rossa, tutto attorno c’erano lanterne che mandavano rifessi morbidi.
Gli uomini che l’avevano assalito indossavano dei passamontagna, ma Caradoc sapeva che erano
