10. Si era mossa, durante la notte. Poco dopo essersi addormentato, l’aveva sentita rotolare verso di lui. La sua mano sul petto, la sua testa su una spalla, una delle sue gambe tra le gambe. Nel panico, si era chiesto che cavolo volesse da lui, ma dopo un po’ aveva capito che dormiva. Nel sonno aveva cercato il conforto di un altro corpo. Si era riaddormentato. L’aveva riportato alla veglia un suono angosciato. Veniva dalle labbra di Sienna. Si era svegliata a sua volta, ma non aveva notato che fosse desto anche lui. Si era allontanata dal suo corpo, poi si era riavvicinata un pochino, forse solo in cerca di calore animale (la stanza era piuttosto fredda). Quella mattina, quando il sole era entrato dalla piccola finestra, Sienna era di nuovo avviticchiata a lui. Daniel era rimasto fe