4. Non vi stupirà sapere che non ero mai stata su un aereo privato. Quello di Florian era grande più o meno come un vagone ferroviario. Oltre alla zona dei piloti, l’interno era suddiviso in due cabine in linea, divise da una paratia trasparente. Nella cabina più a prua c’erano delle comode poltrone orientate nella direzione di volo. Nella cabina più a poppa c’erano due divani posizionati lungo lo scafo, separati da un tavolino, e un piccolo bar. Tutti i finestrini erano schermati e anche tra la cabina di pilotaggio e la zona ospiti c’era una doppia porta, per evitare che penetrasse anche un solo raggio di sole. «Scusa per l’indiscrezione...» mi decisi a chiedere, dopo mesi in cui mi ero fatta solo domande silenziose, «...la tua fotofobia...» L’aereo era decollato da una mezz’ora e avev