VI.Mentre tornavamo lentamente sui nostri passi verso la barca, facendo questi progetti, fummo improvvisamente sorpresi da una forte e inequivocabile detonazione. «Una granata dell'U-33!», esclamò von Schoenvorts. «Cosa può voler dire?», chiese Olson. «Che sono nei guai», risposi io per tutti, «e tocca a noi aiutarli. Lasciate perdere quella carcassa», ordinai agli uomini che portavano la carne, «e seguitemi!» Partii di corsa in direzione dell’approdo. Corremmo per quasi un miglio senza sentire più nulla dall’approdo, e poi ridussi la velocità a una camminata, perché per noi che eravamo rimasti chiusi così a lungo nell’angusto U-33 quell’attività si rivelò eccessiva. Sbuffando e ansimando, proseguimmo fino a quando, a circa un miglio dall’approdo, ci imbattemmo in una vista che attirò