When you visit our website, if you give your consent, we will use cookies to allow us to collect data for aggregated statistics to improve our service and remember your choice for future visits. Cookie Policy & Privacy Policy
Dear Reader, we use the permissions associated with cookies to keep our website running smoothly and to provide you with personalized content that better meets your needs and ensure the best reading experience. At any time, you can change your permissions for the cookie settings below.
If you would like to learn more about our Cookie, you can click on Privacy Policy.
CAPITOLO X Qualche minuto dopo, i tre cacciatori si trovavano davanti a una bella fiammata, accanto alla quale sedevano l'ingegnere e il giornalista. Pencroff, reggendo la sua preda, li guardava in silenzio. - Ebbene, sì, caro mio - gli disse il giornalista. - Questo è fuoco, un autentico fuoco che arrostirà questo magnifico capo di selvaggina al quale faremo tutti onore. - Ma... chi l'ha acceso? - domandò Pencroff. - Il sole. Questa risposta di Spilett era esatta. Era stato il sole a fornire quel calore che stupiva Pencroff. E Pencroff era talmente stupito che non pensava nemmeno di interrogare l'ingegnere. Fu Harbert che gli domandò: - Ma avevate una lente, signor Cyrus? - No, ragazzo mio - gli rispose Smith. - Me ne sono fabbricata una. E mostrò l'apparecchio che gli aveva servi