Continuo a guardare Travis con la coda dell'occhio, ancora preoccupato che possa balzare su di me ma finora sta bene, siamo quasi a destinazione e non si è nemmeno più ribellato nei miei confronti. In effetti, sarebbe proprio come ai vecchi tempi se non fosse per la nostra conversazione di qualche tempo fa.
—Sei abbastanza grande per essere mio padre— gli dico, mezzo scherzando, mezzo serio.
— Se fosse vero, ti avrei avuto a 14 anni ed è troppo giovane per essere padre, ma sono più un fratello maggiore che un padre se insisti a paragonare la nostra relazione all'incesto.
—Sto solo dicendo che hai quasi il doppio della mia età, non pensi che io sia troppo giovane per te?
— Quello che sto pensando è che tu hai 20 anni e io ho 30 anni e ho visto casi molto peggiori di uomini che hanno 90 anni e sposano 30 che sono per i soldi, quindi uscire con te non è così malvagio .
— Giusto, se la cosa dell'età non ti dà fastidio, allora che ne dici di essere tuo studente? Voglio dire, è come... Wilson che insegue Maria.
— EW! — Questa volta il volto di Travis è horror.
—Esattamente.
— Sì, ma Jane... Wilson che insegue qualcuno è molto EW!
—Beh, è vero, ma tu e lui non siete troppo diversi.
—Come puoi dirlo? Non sono per niente come Wilson!
— Hanno entrambi la stessa età, erano insegnanti all'accademia e sono strani.
— Non sono strano!
— Leggi porno in pubblico e non mostri mai così tante emozioni insieme.
—Va bene, ma quelli sono sconosciuti teneri.
—Forse ti è simpatico, non so cosa pensa la madre che ha dovuto provare a rispondere a suo figlio quando le chiedo cosa stavi leggendo al mercato.
— Ha detto che stava leggendo una storia di fantasia, il che è vero considerando che più della metà di quello che c'è dentro consiste nelle fantasie degli uomini più eterosessuali...
—Smettila di parlare ora Travis.
— Quello che voglio dire è che non c'è niente di male, in nessun modo sono come Wilson, è inquietante e io sono gen-sexy.
— Gen-sexy? È una parola?
— Sì, lo è, infatti la mia immagine è proprio accanto alla definizione.
Alzo un sopracciglio verso di lui.
—Dai Jane, come puoi resistere alla genetica sexy?— Dice sorridendo.
—Vattene dal suo pervertito!— gridò Diego, colpendolo duramente a terra.
—Non mi interessa se eri il nostro insegnante o capitano! Nessuno si approfitta di Jane in quel modo!
— Diego, non ero... Ahi!
— Non preoccuparti, mi prenderò cura di lui per... OUCH! Cosa c'è che non va Jane?
—Siamo ad un appuntamento!— Gli urlo con rabbia mentre continuo a picchiarlo.
—Sono in cosa? — Balbetta, quando Luisa che ha visto tutto corre a consolarlo.
Sento un leggero senso di colpa, ma mi sono così abituato a mettere fuori combattimento Diego ogni volta che dice o fa qualcosa di stupido che è diventata una seconda natura. In più avrebbe potuto giurare di aver sentito Luisa urlargli di smetterla.
—Ma come puoi essere ad un appuntamento con lui? Ti diceva "sesso con me" più e più volte!
—Diego... non lo stavo dicendo a Jane, la parola era gen-sexy— cerco di spiegare mentre mi precipito verso di lui per curargli le ferite.
—Gen-sexy? Che diavolo è quello? È una parola?— Grida istericamente.
—È geniale e sexy insieme, ma con le fan significa... cenere non importa— La testa di Travis ricade sulle mie ginocchia mentre la afferra con entrambe le mani come se avesse il mal di testa più mostruoso, lentamente e con attenzione comincio per curarlo.
—Jane?— chiede Diego.
Non riesco a vederlo poiché gli do le spalle, ma posso sentire il suo sguardo ardente dietro la mia testa.
—Siamo ad un appuntamento— ripeto, scostando teneramente la frangia di Travis dal suo viso mentre si alza lentamente a sedere, ci scambiamo sorrisi, il suo e il mio grati per la sua guarigione.
—Ma lui è vecchio...
—Zitto Diego, non è nemmeno abbastanza grande per essere mio padre— dico mentre lo aiuto ad alzarsi.
— Lui è il nostro maestro...
—Non è stato per molto tempo ed è per questo che mi fido anche di lui e voglio dargli una possibilità— Prendo il braccio di Travis e lo avvolgo intorno alla mia spalla in modo che si appoggi a me mentre torniamo a Ichiraku.
— Jane...
—Diego— questa volta è la voce morbida di Luisa a fermarlo.
Girai la testa all'indietro abbastanza velocemente da vedere Diego che mi guardava ancora perplesso con Luisa che gli toccava leggermente il braccio e lo guardava implorante. Gli diedi un ultimo sorriso, strinsi il mio abbraccio intorno alla vita di Travis e non mi voltai mai indietro.
XXX
Guardo Alia, questa è la terza volta che si avvicina a Travis e gli chiede se ha bisogno di qualcosa, ma so esattamente cosa significa davvero quella piccola frase, quella cameriera è troppo attenta a lui.
Ok... respira e conta fino a 10 ...
Quello che significa davvero quell'idiota è: Travis ha bisogno di me? Perché se vuoi farò qualunque cosa volentieri, da quando ti ho conosciuto tanti anni fa e ora sono completamente innamorato di te, anche se non so niente di te e non ho niente in comune con te voglio solo per metterti nei pantaloni perché sei così dannatamente sexy … eheh arrossisci e sbatte le ciglia… puttana!
CREPA!
Ugh... e oggi ho rotto il mio terzo paio di bacchette...
—Jane, stai bene?— Travis mi guarda preoccupato mentre controllo che non sono riuscito a rimettere una scheggia.
—Sto bene— gli sorrido in modo poco convincente.
— Bene...
— Altri tovaglioli? — Alia continua la sua conversazione con Travis.
Conta fino a 10... Uno...
— No grazie Alia ne ho molti.
— Sei sicuro? Ce ne sono molti laggiù.
Smettila di sorridergli all'infinito puttana... Due...
— Sto bene, davvero.
— Beh, non si possono mai avere abbastanza tovaglioli...
Non è interessato, non lo vedi?... Tre...
— E la salsa di soia? Non puoi mai averne abbastanza!
—Uhm, in realtà se metti troppa salsa non renderà la zuppa salata?
Non sta prendendo la tua idiota esca, quindi perché non prendi una spatola e la ficchi nel tuo... Quattro...
— Hai così ragione, sei così intelligente!
— Ehm... grazie?
Altrimenti spingerò felicemente la spatola per te... cinque.
— Che ne dici di un po' di più...
Questo è tutto, ne ho abbastanza! Metto spudoratamente le mani sopra quelle di Travis e le stringo un po'.
— Allora Travis, dove esattamente hai intenzione di portarmi in questo piccolo appuntamento?— Alla mia enfasi sulla parola data, il volto sorridente di Alia con mio profondo piacere cade immediatamente.
—Hai un appuntamento con lei? Ma non è un po' giovane?— chiede, ignorandomi completamente e parlando solo con Travis.
—In realtà, io e lui siamo d'accordo sul fatto che la nostra differenza di età non ha molta importanza— rispondo con sicurezza.
—Ma non è tua studentessa o qualcosa del genere?— continua a parlare solo con lui.
—È passato tanto tempo e il nostro attuale capo è stato il mio insegnante per molto tempo— Strinsi gli occhi verso di lei.
— Ma...
—Forza Travis, non puoi mangiare il tuo ramen velocemente come fai di solito. Puoi avere un'ulcera se ti affretti sempre a mangiare in quel modo.
— Sul serio?
—Sono anche un dottore Travis, conosco questo genere di cose e dal modo in cui mangi solo per correre, so che non stai masticando il cibo correttamente. Dovresti mettere giù le posate dopo ogni boccone per assicurarti di masticare bene il cibo.
—Grazie per il consiglio mamma.
—Beh, non ascoltarmi, solo non chiedermi aiuto quando uno di questi giorni entri in ospedale con un'ulcera rotta.
—Tutto questo solo per partire adesso?
— Voglio solo ripetere quei 2 baci che mi hai dato prima di venire qui.
Sentì Alia emettere un piccolo strillo e Diego rimase senza fiato.
— Due volte? Ma l'ho visto baciarla solo una volta... quando l'ha fatto... — Esclamò Diego.
Ma ignorali entrambi.
—Va bene, lo farò, ma non qui.
— Perché no?
— Perché... ci sono altre persone in giro, ieri sera è stata una coincidenza, quando ti bacio così, voglio che sia per te e solo per te.
Un altro squittio di Alia, un altro sussulto di Diego, Luisa e Teo danno un po' Oh!
—Questo è... il romantico Travis.
—Sono molto romantico, quindi sbrigati e finisci il tuo ramen così posso mostrarti quanto sono romantico.
— Mi farai venire un'ulcera.
—Ti farò fare di più una volta che farò ciò a cui sto pensando per te.
— CHE COSA?! — Alia, Diego, Teo e io diciamo contemporaneamente.
Luisa non disse niente e si limitò ad arrossire copiosamente.
—Oh scusa, non volevo dire quella parte ad alta voce— Travis arrossisce e si gratta nervosamente la nuca, nonostante i miei avvertimenti si gira sullo sgabello davanti a tutti noi per affrontare la strada con il comodo Ichiraku si prepara a mangiare e in meno di un minuto la sua ciotola è vuota.
Lo guardai accigliato con disapprovazione e lo feci aspettare pazientemente mentre mangiavo correttamente e mi sentivo soddisfatto dopo 10 minuti.
— Allora dove stiamo andando? — chiedo asciugandomi la bocca con il tovagliolo.
Travis prende il suo tovagliolo e con mia sorpresa e quella di tutti gli altri me lo strofina sull'angolo della bocca per cancellare tutto ciò che ho perso.
—Sto pensando a un bel cinema scuro— mi sorride con gli occhi scintillanti e un pizzico di desiderio in essi.
—Perfetto— ricambio il sorriso e le prendo la mano mentre mi aiuta a scendere dallo sgabello.
Travis ci sorprende ancora una volta pagando i nostri pasti e non mi lascia andare la mano anche dopo che sono tornato in piedi e siamo fuori da Ichiraku. Non mi guardo indietro, non devo, so che tutti ci guardano a bocca aperta.
"L'amore non è geloso, ma se non c'è gelosia non c'è amore"
Perché quella frase si ripete più e più volte nella mia testa? Quindi ero geloso, non significa che io sia innamorato... sono innamorato? No... stavo solo cercando di far sapere ad Alia il suo posto, giusto?
Travis lascia andare la mia mano solo per avvolgermi il braccio intorno alle spalle e baciarmi dolcemente sulla testa, mi ritrovo ad appoggiarmi comodamente allo schienale del suo abbraccio ea sorridere stupidamente fino al cinema.
Cosa mi sta succedendo?