7 JACKSON C’erano delle chiavi. Ma certo che c’erano. Mia madre me le aveva infilate nel taschino della camicia con una piccola pacca dopo avermi abilmente ammanettato all’amore della mia vita. La discrezione non era mai stato il suo forte. Adesso, però, mentre mi lanciava uno sguardo dall’altra parte della stanza facendomi l’occhiolino, non riuscii ad ammettere di avere la chiave letterale e metaforica per liberare Avery proprio nella camicia. Dash doveva averlo saputo – aveva osservato la mossa maliziosa di mia madre e non aveva fatto nulla per intervenire. Qualcosa mi diceva che era rimasto in silenzio per lo stesso motivo per cui io non stavo tirando fuori la chiave in quel momento. Nonostante i suoi metodi un po’ folli, mia madre ci aveva fatto un dono. Più tempo con Avery senza