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1721 Words

Abbasso la testa e piego un po' le ginocchia per sembrare più basso e comincio a camminare svelto verso la stanza della letteratura, cercando di sgattaiolare oltre la folla che inonda la sala. -Ei, tu! -La sua voce da lui è inconfondibile, ma fingo di essere pazzo e continuo a correre. Tutti lo guardano tranne me. - Non fare l'idiota, lo sai che si rivolge a te... Lailah. Quando dice il mio nome mi fermo di colpo, le mie membra sono completamente gelatinose. -Penso che tu abbia detto qualcosa.-mormorò. Fa una smorfia in risposta alla mia ironia. -Ho avuto un molto... -Sembra che stia cercando la parola giusta.- Non molto piacevole da ricevere.- dice con un tintinnio.- E penso che tu abbia qualcosa a che fare con questo. -Non hai il coraggio di venire a chiedermi perché ti ho denunciat

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