Alle otto e mezza il canotto del Nautilus si arrestava dolcemente sopra una spiaggia sabbiosa, dopo di aver con lieta fortuna passato l’anello coralligeno che circondava l’isola di Gueboroar. Alcuni giorni a terraMettendo piede a terra fui vivamente impressionato. Ned Land premeva il suolo come per prenderne possesso. Non erano tuttavia passati che due mesi dacché eravamo, secondo l’espressione del capitano Nemo, i passeggeri del Nautilus, ovvero sia, in realtà, i prigionieri del suo comandante. In pochi minuti fummo a tiro di fucile dalla costa. Il suolo era quasi interamente madreporico, ma certi letti di torrenti disseccati, cosparsi di masse granitiche, facevano palese che l’isola era dovuta a una formazione primordiale. Tutto l’orizzonte si nascondeva dietro una cortina di magnifich