II. VICTORINEPer tutto il mese di dicembre, il commercio dei palloncini era stato assai poco brillante – neanche nella settimana di Natale s’era notato un vero movimento, e ai coniugi Bicket l’Australia appariva più lontana che mai. La giovane Victorine, relativamente guarita, non aveva riavuto il suo posto nel Reparto bluse della ditta Boney Blayds & Co. Le avevan dato qualche lavoro di cucito da fare a casa, ma da un pezzo non le davano più nulla, ed ella aveva inutilmente cercato del lavoro un po’ meno incerto. Ciò che le nuoceva era – ed era stato sempre – il suo volto. Aveva un’impronta troppo personale. Nelle aziende non sapevan che farsene di una ragazza con un viso simile. Perché mettersi tra i piedi una creatura che senza nessun privilegio di ricchezza, nobiltà, eleganza e abilità