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JILL
Quando mi ero resa conto che mi avevano vista sul divano a toccarmi e, ancora peggio, mi avevano sentita urlare i loro nomi mentre fantasticavo di stare con loro, avevo desiderato finire tre metri sottoterra. Quando Porter mi aveva succhiato le dita, però – le mie dita appiccicose – qualunque pensiero era evaporato. Quello, per la miseria, quello era stato erotico. Sexy da morire. Mi aveva mandato completamente in tilt e mi aveva fatto rendere conto che probabilmente loro erano altrettanto spinti e tanto arrapati quanto me.
E adesso mi trovavo in mezzo a loro sul sedile anteriore dell’enorme SUV di Porter. Ero stata a un passo dall’orgasmo quando avevano bussato alla porta. Unito all’eccitazione del farmi leccare le dita e dei baci... Mi agitai. Avevo la figa bagnata. Di sicuro c
