«Di’, ti senti bene, Vinter?». «Sì, ho solo freddo» rispose lui. Sophia sentì il suo corpo che si tendeva e capì che si preparava a colpire, se fosse stato necessario. Ma il cielo era grigio e dentro la cella filtrava ben poca luce. La guardia lasciò un vassoio sul tavolo e se ne andò senza accorgersi di nulla. Mentre la chiave girava di nuovo nella toppa Sophia si rilassò contro quel corpo caldo e muscoloso, trovando la sensazione decisamente gradevole. «La libero tra un minuto» mormorò Vinter vicino al suo orecchio. Il suo fiato, caldo, le fece scorrere un brivido lungo il corpo. Era molto tempo che non si sentiva così attratta da un uomo e si chiese se fosse saggio, per di più con quell’uomo. «Non ho nessuna fretta» replicò, divertita, prima di riuscire a trattenersi. Vinter si