10. Vinter entrò nella propria cabina. Strappò le lenzuola dalla branda, le appallottolò e le buttò in una sorta di cassa. Poi, lentamente, andò a prenderne di nuove da un cassone imbullonato al pavimento. «Dammi. Faccio io» disse Sophia. Lui annuì. Che fosse esausto si vedeva ad occhio nudo. Era ferito e la magia l’aveva prosciugato. Mentre lei rifaceva la branda lui si spogliò con gesti cauti e impacciati. Sophia lo aiutò a infilare il pigiama, attenta a non allentare le fasciature che lei stessa gli aveva fatto poco più di un’ora prima. Poi lo aiutò a mettersi a letto. «La tua cabina se l’è presa Skard» disse Vinter, con un sorriso appena accennato. «Probabilmente preferisco dormire con te» rise lei. Si spogliò con gesti pratici e tranquilli, non certo per farsi guardare. Vinter