«Questa è casa mia, adesso. Ci faccio quello che voglio.» Lui chinò il mento e mi scrutò attentamente. «Hai intenzione di fottermi qui dentro per fottere tuo padre?» Io mi innervosii. «Uno. Non stiamo per fottere. Due. Macon,» --non chiamavo mio padre in altro modo se non col suo nome e lo resi chiaro in quel momento-- «è morto. Ha avuto fin troppa parte nella mia vita.» Tralasciai il fatto che avesse provato a rendere allettante un accordo con la mia verginità e tutte le minacce che aveva avanzato da allora. «Se non sei in grado di tenere mio padre fuori da ciò che stiamo per fare, allora non lo faremo.» Lui mi studiò, pensando o che fossi del tutto pazza, o che fossi troppo razionale, non ne ero certa. «Mi sembra giusto. Dammi le tue mutandine, principessa.» Sollevò una mano in mezzo