Un’ora più tardi, portai Laurel in braccio, tutta infagottata, dentro casa di Andrew e Robert. La sua giacca era ancora bagnata ed io avevo tagliato i lacci dei suoi stivali, per cui l’avevamo avvolta in una coperta per tenerla al caldo lungo il tragitto. Era una distanza breve, solamente cinque minuti, ma l’aria era gelida e il sole era tramontato senza offrire altro calore. Il trio ci venne incontro sulla porta e prese le nostre cose, il profumo di stufato e pane appena sfornato che riempiva l’aria. C’era un bel fuoco scoppiettante nel caminetto e l’ambiente era caldo e accogliente. Dopo il matrimonio con Ann, quella dimora era diventata una vera e propria casa. «È bello rivederti, Laurel,» disse Andrew. «Posso presentarti Robert e nostra moglie, Ann? Christopher è nella culla accanto a