7. Argent mi tese la mano per aiutarmi a salire sulla banchina. O forse solo perché gli andava di prendermi per mano, visto che ero perfettamente in grado di scendere da sola dalla lancia. Ma mi appoggiai comunque a lui e lui mi circondò la vita con un braccio, mentre andavamo verso le scale. «Papà, dove sei stato? Che cavolo hai combinato stavol... Raina?». Jayde saltò giù per i gradini due a due, un po’ goffa in un pigiama troppo largo e lungo per lei. «Stai bene? Che cosa è successo?». «Il suo stupido ex marito. Si è presentato a casa sua sbraitando» minimizzò Argent. Aveva ancora un braccio attorno a me, una mano sul mio fianco, ma ora il suo gesto sembrava diverso, più preoccupato e meno sensuale. «Le ha sfondato la porta per entrare, i miei uomini le hanno sfondato una finestra