5. Due giorni più tardi vedemmo una cosa strana. Eravamo quasi all’estuario del Lethe, dove i palazzi di Lagoon si diradavano e iniziavano gli Arcipelaghi. Un tempo era un posto incantato, lontano dal caos della città e immerso nella natura. Sulle piccole isole c’erano le case madri di ordini monastici ormai dissolti, le ville di qualche ricco commerciante, la sede di certe società di servizi. Fino a vent’anni prima, Lagoon era ancora fiorente. Nel cielo volavano come libellule i piccoli mezzi degli esponenti più in vista delle famiglie maggiori, il Consiglio contava qualcosa, la città era piena di gente, di barche, di negozi... o così mi raccontava mia madre, perché io non ricordavo quasi nulla di quel periodo. Vivevo nell’atmosfera ovattata del nostro palazzo, giocavo con i miei fratell