«Lo farai. Lo fai già», disse Fergus, però si alzò, prendendo il suo perizoma e i suoi pantaloncini, rivestendosi. «Possiamo andare da lui, se ti va.» «Non posso… non ho un vestito» gli feci notare, e Fergus mi mostrò la maglietta che aveva addosso. «Puoi indossare qualcosa di mio.» «Ma… quello mi coprirò a malapena.» «Appunto.» Alzando gli occhi al Cielo, uscii fuori dalle coperte e mi vestii con la sua maglietta. Era larga, su di me, ma come pensavo riusciva a malapena ad arrivarmi alle cosce. Non c’era niente che poteva fermare i miei nuovi compagni dal far scivolare la mano sotto per afferrare il mio fondoschiena; che fu esattamente ciò che fece Fergus subito dopo. Io protestai, ma il suo tocco rese immediatamente turgidi i miei capezzoli, visibili nonostante la stoffa pesante.