Prima di riuscire a organizzarmi, prima di potere fare strategie, all’improvviso si scatena l’inferno. Sento qualcosa di duro colpirmi di lato su un braccio, mi volto, mi guardo attorno e vedo centinaia di spettatori che ci lanciano pietre. Fortunatamente sono così lontani che quasi nessuno ci prende. Ma un bel po’ di sassi arrivano vicini, e una seconda pietra mi colpisce la gamba. Fa un male cane. Segue il panico. Tutto attorno le decine di ragazzi concentrati nel mezzo iniziano a correre verso i ponti. Corrono in tutte le direzioni, verso i quattro ponti ugualmente distribuiti attorno al circolo, e vedo Bree mettersi a correre con loro. Allungo un braccio e l’afferro. “No” rispondo. “Rimani qua”. Vedo dal volto di Ben che anche lui vuole mettersi a correre. “Ma hai sentito quello c
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