CAPITOLO 3

919 Words
Vado a casa e mi fiondo subito in vasca. Prima di entrarci ci butto dentro del bagno schiuma al muschio bianco, il mio preferito e una palla colorata che rende l'acqua rosa e metto della buona musica. Adoro quest'atmosfera che si viene a creare, di totale relax. Mi metto nella vasca, mi rilasso e mi lavo. Dopo essermi lavata, indosso dei pantaloncini e una maglietta per dentro casa e inizio a fare una lavatrice. Nel frattempo preparo la cena Papà: come è andata oggi in spiaggia? Victoria: abbastanza bene, ho rivisto tutti i miei amici e sono molto contenta Papà: mi fa molto piacere. Senti Vicky devo dirti una cosa Victoria: papà dimmi, così mi fai preoccupare Papà: ecco, dopo la mamma... non gli do manco il tempo di continuare a parlare che lo fermo Victoria: papà non la definire manco così, non merita di essere chiamata così quella persona, lo sai benissimo Papà: scusami. Dopo di lei non ho avuto nessuna donna ed ecco mi sta incuriosiendo una donna e mi stavo chiedendo se a te questa cosa potesse in qualche modo darti fastidio Victoria: assolutamente no papà, va più che bene, è giusto così. Mi farebbe molto piacere che ti rifaccia una nuova vita e che sia felice con qualcuno. Sei libero di fare ciò che vuoi Lo abbraccio. So quanto abbia potuto soffrire e per quanto io possa aver paura che ciò riaccada di nuovo, voglio che lui sia felice e non voglio essere in qualche modo da intralcio alla sua felicità. Non è giusto, non devo essere egoista. Dopo aver ripulito, vado a prepararmi per stasera. Dopo 4 ore sono pronta. Si okay lo so, ci impiego tanto tempo per prepararmi e che molto probabilmente sono da rinchiudere ma amo le cose fatte con calma e come Dio comanda! Metto un top nero in pelle, gonna di jeans corta bianca, una giacca nera trasparente sopra siccome fa un po' freschetto e metto gli stivali. Ho arricciato come al solito i miei capelli, ho messo gli orecchini, anelli, bracciali che non possono mai mancare. Ho messo una collana con il mio nome e sono pronta. Profumo a quantità ovviamente. Saluto mio padre e mi dirigo verso la macchina e guido fin dove mi porta il navigatore della macchina. Vedo i miei amici fuori ad aspettarmi. Scendo dall'auto e vado verso di loro Victoria:ciao ragazzi!! tutti in coro mi salutano Lorenzo: stasera ci si divertee!! Victoria: a quanto pare! si sente musica ad alto volume e il vocio di tante persone che parlano in maniera confusa. Nel frattempo parlo con Lorenzo e Ginevra bussa alla porta. Sento una voce. Non ci posso credere. Mi giro di scatto e lo vedo...È lo stesso ragazzo di stamattina! Io rimango con gli occhi spalancati. Tutti lo saluto Ginevra: ciao Davide! Francesco: ti presento questa nostra cara amica, Victoria! mi presento a lui, con una faccia incredula Victoria: piacere Victoria gli porgo la mano Davide: piacere Davide con una faccia abbastanza ironica e divertita. Mi porge anche lui la mano. Sempre la solita faccia da cretino. Entriamo tutti e ci stanno davvero tante persone. Prendo un bicchiere e mi verso dello spritz. La curiosità mi pervade Victoria: Francesco, come facevi a conoscere già Davide? Francesco: l'ho conosciuto l'anno scorso, in spiaggia. È uno dei miei più cari amici Ginevra: Hey Vicky vieni vicino a me e mettiamoci a ballare Victoria: ma ovvio!! io e Ginevra ci mettiamo a ballare, a muoverci. Soprattutto quando ci sono le canzoni di ozuna, Anuel, chi si ferma più. Sono le canzoni che ci piacciono di più. Stando tra la marea di gente, un ragazzo, involontariamente mi butta addosso dell'acqua. Fortunatamente è acqua e non altro se no ciao ciao gonna bianca. Ragazzo: hey scusami, non l'ho fatto apposta Victoria: tranquillo Ragazzo: piacere William Victoria: piacere Victoria mi discosto e vado al piano di sopra alla ricerca di un bagno. Dopo svariati minuti, Fortunatamente lo trovo e mi asciugo. Appena che esco, vedo una stanza aperta, con una libreria. Entro dentro, attirata da quella libreria, siccome amo tanto leggere. Prendo un libro a caso, dove ci sono post-it e vedo questa frase: "Ama chi ti ama, non amare chi ti sfugge. Ama quel cuore che per te si strugge" È di William Shakespeare. Ce ne è anche un'altra: "ama, ama follemente...". Vengo interrotta da una voce Davide:Ama, ama follemente, ama più che puoi. E se ti dicono che è peccato... non gli do il tempo di terminare Victoria: e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente Davide: è William Shakespeare, Victoria Victoria: lo so Davide:che ci fai qui, nella mia camera Victoria? Cercavi qualcosa? Per caso me? faccio una risata falsissima Victoria: Ma puoi essere meno presuntuoso? Davide:fammi pensare...No! Sbuffo. Lui si avvicina molto a me, bloccandomi, non avendo via d'uscita, iniziando ad avere un contatto visivo molto forte. Ma che sta facendo? Davide: allora io e te non riusciamo proprio a stare distanti, hai proprio bisogno di stare vicino a me tu eh? dice estasiato Victoria: simpatico. Forse è il contrario, siccome sei proprio tu che lo pensi! Davide: fino a prova contraria sei tu che sei nella mia stanza, a frugare tra le mie cose Victoria: è stata una casualità Davide: una bella casualità, vero? mi dice con quella faccia soddisfatto di sé. Perché deve essere così...stronzo! Ci guardiamo intensamente negli occhi. Lui inizia a darmi dei baci dal collo, fino ad arrivare alla mia guancia, per poi...
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