2. Non furono le voci a svegliarmi, ma l’aria condizionata. A un certo punto diventò troppo fredda e io aprii gli occhi maledicendomi per non essermi coperta. Non so che cosa mi aspettassi, ma non fu quello che trovai. Ero ancora sul divano, nuda a parte i sandali, ancora prona e con un cuscino sotto la pancia che mi sollevava leggermente il sedere. Qualche metro più in là Riley, Richard e Merri parlavano come se nulla fosse. Loro ovviamente erano tutti vestiti. «...Va bene, possiamo fare così. In fondo sapevamo che questo lavoro ci avrebbe preso almeno un mese sul campo» stava dicendo Riley. «La tua culona si è svegliata» gli fece notare Merri. «Be’, non l’ho mica drogata». «A me il culone non dispiace» intervenne Richard, in tono discorsivo. Merri rise. «Ma a Riley sì! Che cosa