4. 1919
Nella primavera del 1919 Malcolm Hay uscì dal Kurski Voksal con la sua valigia consumata. Tra i denti bianchi un sigaro, mentre negli occhi brillava una scintilla di divertimento. Era alto un metro e ottanta e un buon osservatore avrebbe notato le spalle larghe, il mento deciso, il viso abbronzato e il corpo elastico, classificandolo come “un militare”... inglese o americano.
Malcolm passò con lo sguardo la strada deserta e vide un solitario intooski, un uomo dall’aria pensierosa, con una barba quadrata e un aspetto davvero robusto nel cappotto verde imbottito, la livrea dei guidatori moscoviti di droski.
L’uomo sul marciapiede sorrise e attraversò la strada.
— Fratellino — disse in un russo fluente — vorreste per cortesia condurmi all’Hotel du Bazar Slav?
Il conducente che
