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CJ
Mi tenne bloccata contro il muro, sua prigioniera. Completamente sotto il suo controllo. Il senso di pericolo, di ansia, mi fece accelerare il battito, e i miei respiri si fecero rauchi. Dio, ero già così bagnata, i miei umori mi colavano lungo le cosce. Ero eccitata, bramosa e vuota. Bestia o uomo, non mi importava. Volevo che mi scopasse, che mi riempisse. Con le dita. Il cazzo. La lingua. Mi sarei presa qualunque cosa.
Prima che potessi aggiungere qualcos’altro, la sua mano mi schiaffeggiò il culo. “Ehi!” gridai provando a muovermi.
“La mia compagna non si comporta così.” Mi colpì di nuovo, con più forza. Il bruciore mi corse dritto verso il clitoride, e sussultai, quasi piangendo.
“La mia compagna non mostrerà ciò che mi appartiene a nessun altro.” La sua mano mi colpì di nuo
