I REGNI DELLA NATURA Tra i clienti fissi del barbiere, al tempo della mia fanciullezza, c’era anche il filosofo: soprannominato così innanzitutto perché insegnava filosofia nel locale liceo classico, ma principalmente perché era l’inventore, diceva lui,di nuovi sistemi filosofici e di nuove concezioni del mondo e della natura. Di solito era silenzioso: quando entrava nel salone salutava con un “Buon giorno” o una “Buona sera” appena sussurrata, e subito si dirigeva al suo posto se era libero; se invece era occupato da un altro cliente, se ne stava accanto alla porta d’ingresso in silenzio in attesa che il suo posto si liberasse, anche se altre sedie erano libere. Era quasi sempre Damiano che con un cenno del capo invitava chi occupava il posto del filosofo a spostarsi, solo così l’ordine