Myra lo morse di nuovo, lappò via il suo sangue e poi lo morse ancora. E ancora. E ancora, finché Vlan non ansimò di piacere.
«D’altronde...» continuò «...io stesso sto diventando troppo anziano per questo compito».
Myra lo morse a fondo, stringendo la mascella sulla sua erezione. Si voltò in modo che lui arrivasse facilmente al suo sesso, se decideva di darle piacere. Vlan emise un gemito e la leccò tra le piccole labbra. Poi Myra ebbe l’impressione di venir colpita da un pugno, solo che era semplicemente la mano dell’altro che le entrava dentro fino al polso, dilaniandola e distruggendola.
Spalancò la bocca ed emise un grido di pura agonia.
Un istante più tardi, Vlan era uscito, lei era guarita e il piacere si era fatto insopportabile quanto il dolore lo era stato un attimo prima.
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