Anne iniziò a venire dopo pochi secondi. Harry ringhiò ed aiaculò, stringendole le natiche fino a farle male. Anne emise un lungo ululato, Harry le tappò la bocca con una mano. Rimase lì, sopra di lei, ansimante e scarmigliato, senza neanche la forza di rotolare via. «Adesso parliamo» le disse. +++ Si spostarono sul letto. Anne era ancora fradicia di sudore e anche Harry non era messo meglio. Si infilò sotto alle coperte e la tirò vicino a sé. Se la sistemò addosso, posandole una mano sul culo e una su un fianco. «Anne... non ti leggo nella mente. Non capisco che cazzo c’è, lì dentro. Mi dici che cosa vuoi?». Lei scosse leggermente la testa. «Non lo so. Te». Harry sospirò. «Me. Molto bene. Ma non sono sul mercato, lo capisci?». Lei annuì. Poi, però, alzò gli occhi su di lui. «No,