«Non più. Tu appartieni a noi.» «Io non apparterrò mai a nessuno.» Arne si avvicinò a me, la rabbia ad accalorargli il viso. Non feci neanche un passo indietro. Dovevo allontanarli da me, ed era arrivato il momento. Dovevo fargli vedere che non c’era futuro, per me, e neanche per loro. Gunnr abbaiò improvvisamente, ed Arne sembrò fermarsi al comando. Erik si voltò a guardarci, ancora appoggiato al camino. «Non possiamo farcela, così. Non abbiamo abbastanza controllo.» «Deve imparare», disse Arne. «Dobbiamo insegnarle a seguire le regole.» «Sì. Ma ci sono tanti modi in cui possiamo punirla.» «Stanotte», promise Arne. Il tramonto era già alle porte quando uscii fuori dalla capanna, lasciando i guerrieri da soli a calmarsi. Il peso della delusione negli occhi dei miei uomini a pesare