Capitolo XIV Processi letterari Ventimiglia, 29 ottobre 2008, ore 5.50 pm. Tornare a respirare gli odori e a vedere i colori dei luoghi della mia gioventù scapestrata e sanremasca trascorsa sulle orme di Magnum P.I. mi fece un certo effetto. Ne era passata di acqua e di Sambuca sotto i ponti da quando avevo aperto uno squallido ufficio da investigatore privato nella centralissima piazza Colombo di Sanremo e mi ero sposato con un’indigena che poco dopo mi aveva lasciato. Naturalmente i cambiamenti in questo caso equivalevano a dei miglioramenti. Eppure, da ferreo e indefesso nostalgico, ero capace di rimpiangere anche certe atmosfere di quegli anni, seppur tristi e squallide: gli aperitivi al bar Colombo a base di Campari e di patatine vecchie di una settimana. O ancora le vecchie zoccol