11 EMMA L’urlo mi risuona nelle orecchie, strappandomi dal sonno più profondo cui mi sia mai abbandonata. Apro gli occhi di scatto. Tutto il mio corpo sta tremando; l’urlo proviene da me... e sono nel mezzo dell’orgasmo più lungo e intenso della mia vita. Smetto di urlare, ma sono rigida, con gli addominali contratti. Il mio sesso si contrae ritmicamente mentre il piacere partito dal clitoride si propaga, un’ondata dopo l’altra, a tutto il corpo. Sono vagamente consapevole che Khan è seduto accanto a me sul letto, intento a guardarmi mentre io rabbrividisco, impotente. L’espressione sul suo viso è una combinazione di orgoglio e fame, e non posso fare altro che fissarlo mentre, con le sue abili dita, stimola il clitoride per trarne ogni residua goccia di piacere. Una volta che l’ultima